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Serve la pubblicità su Facebook?

24 Nov, 2014

ItaliaOggi
FACEBOOK

Articolo tratto dal quotidiano “ItaliaOggi” del 22 Novembre 2014.

Serve la pubblicità su Facebook? Con le nuove policy campagne più costose per le aziende.
Nel tentativo di instaurare canali di comunicazione e relazioni con i consumatori, i responsabili marketing di molte aziende si stanno rivolgendo sempre di più a Facebook e Twitter. Stando alla società di ricerca Forrester, in questo modo sprecano tempo e denaro. “Non hanno realmente un rapporto social con i client”, ha scritto l’analista Nate Elliott in un nuovo rapporto Strategie di relazione social che funzionano. Per Elliott, i post dei marchi top su Facebook e Twitter raggiungono solo il 2% dei loro fan e follower, e meno dello 0,1% dei fan e follower interagisce davvero con ogni post. La settimana scorsa il social di Mark Zuckerberg ha inoltre annunciato che un’altra modifica all’algoritmo che regola le news renderà presto ancora meno probabile che i post gratuiti dei brand siano effettivamente visualizzati dagli utenti. Pertanto, per Elliott, i marketing manager che sperano di interagire con i consumatori online farebbero meglio a investire nelle funzionalità social presenti sul loro sito web, o sui social network più piccoli e più di nicchia. “È chiaro che su Facebook e su Twitter non è possibile ottenere la relazione che i direttori marketing desiderano. Eppure la maggior parte dei marchi usa ancora questi siti come colonna portante per i propri piani social, sprecano così significative risorse finanziarie, tecnologiche e umane su social network che non danno alcun valore aggiunto”, ha scritto il ricercatore di Forrester. “È ora che i responsabili del marketing inizino a costruire strategie di relazione social intorno a siti che possono dare un certo ritorno”. Basandosi sui risultati della ricerca di Forrester research, Elliott sollecita i responsabili marketing a riflettere attentamente sui modi in cui stanno spendendo risorse in impegni social, e a riconoscere che Facebook e Twitter non si comportano più come una volta sul piano del trattamento del brand. “Per quanto continuino a guadagnare miliardi in visualizzazioni e introiti pubblicitari, non sono più i siti cui guardare ai fini del digital marketing”, ha scritto. Infatti stando a Elliott, alcuni brand che stanno già spostando risorse da Facebook stanno avendo successo. Nei prossimi 18 mesi molti faranno altrettanto.

The Wall Street Journal – Jack Marshall.

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